Negli ultimi anni è ritornato di gran voga, nel campo enogastronomico, un ritorno al consumare prodotti biologici, artigianali o a chilometro zero. Lo sviluppo della cultura dello slow-food come risposta quasi automatica a quella del fast-food, di chiara matrice a stelle e strisce, può essere definita un ritorno al passato. Quando negli anni '80 anche in Italia prese piede la cultura dei “paninari” quello era una questione quasi più di costume, con i ragazzi che guardavano all'America più come stile di vita, influenzati da film e telefilm oltre che dalla pubblicità, che di gusto culinario. Negli anni però l'abitudine al comprare prodotti di largo consumo delle grosse case industriali si è piano piano radicata nelle famiglie italiane, di norma molto tradizionaliste in materia. Il ritorno quindi ad uno slow-food, più consono alle nostre abitudini, è stato come una reazione naturale, adattandosi però alle forme ora più in voga come quello del panino veloce. Questa tendenza, unita al fatto che la crisi economica spinge spesso soprattutto i più giovani ad inventarsi con le proprie mani nuovi lavori, ha fatto fiorire tutta una serie di piccoli produttori dal ramo caseario fino a quello della frutta e degli ortaggi, oltre che naturalmente olio, vino e birra. Proprio quest'ultimo settore è negli ultimi tempi in sempre più rapida espansione.
I tanti birrifici artigianali
La birra è una bevanda che ha radici storiche lunghe quasi come quelle del vino. Addirittura si parla di birra già ai tempi dei Sumeri e degli Egizi. Lo sviluppo poi della coltivazione dell'orzo, elemento base che una volta diventato malto viene usato nella fermentazione, dove viene aggiunta l'acqua e il luppolo. Naturalmente poi ogni di sistema di lavorazione cambia a seconda della tipologia di birra che si vuole realizzare. Un processo comunque non molto complesso e basato su elementi di facile reperibilità, a cui naturalmente vanno aggiunti gli strumenti adatti e quella bravura nel saper trovare il giusto gusto. Ecco perchè negli ultimi anni abbiamo assistito a questo vero e proprio boom, con bottiglie artigianali che ormai sono presenti in ogni supermercato, bar o pub dove viene spillata anche alla spina. Alle officine farneto Roma, ogni anno espongono più di 60 produttori artigianali, altrettanti anche all'Eur così come anche in molti altre località italiane. Non c'è praticamente regione o provincia che adesso non abbia birrifici artigianali. Anche se l'Italia è sempre più stata famosa per il vino i risultati ottenuti con queste birre no industriali sono ottimi, e siamo solo all'inizio.