Il tartufo nero: tutte le caratteristiche

Il tartufo rappresenta uno degli alimenti più considerati e stimati dagli italiani. Denominato dai grandi intenditori "prezioso tubero" è caratterizzato da un sapore forte ma nello stesso tempo inconfondibile che lo rendono un prodotto delicato e ricercato. Inoltre rappresenta uno degli alimenti principali utilizzato per realizzare gustosi antipasti, primi e secondi piatti. Per quanto riguarda la vendita, il tartufo nero online si può trovare in moltissimi siti, dove è possibile acquistare anche altri prodotti a base di tartufo come salumi, olio e salse. In questo articolo troverete tutte le caratteristiche, aneddoti e storia di questo famoso fungo.

Il nome scientifico del tartufo nero è Tuber Melanosportum Vitt o Tuber Micheli più comunemente chiamato Tartufo di Norcia. Ha una forma rotonda e nella maggior parte dei casi è lobata; generalmente il suo colore è nero ed è caratterizzato da profondi solchi che si diramano in modo ramificato. Le sue dimensioni non sono molto grandi ma in alcuni casi potrebbe raggiungere anche le dimensioni di un limone. Come già detto precedentemente, la sua particolarità è data soprattutto da un sapore molto forte ma contemporaneamente equilibrato e da un odore intenso e deciso. Viene raccolto soprattutto nei periodo freddi e più precisamente tra dicembre e marzo sotto alberi molto grandi come querce o carpini. Mentre per quanto riguarda le zone e le località dove è possibile trovarli, in primis possiamo citare l'Umbria, paese per eccellenza per la raccolta dei tartufi neri e poi nelle Langhe Piemontesi, dove ogni anno viene organizzata la Fiera Internazionale del tartufo.

Curiosità e aneddoti sul tartufo nero

Oltre alle principali peculiarità e caratteristiche del tartufo nero, ci sono alcune curiosità e aneddoti che non tutti conoscono. Andiamo a vedere insieme nel dettaglio.

1) Nonostante il nome scientifico del tartufo sia Tuberi Micheli questo ci potrebbe portare a pensare che si tratta di un tubero ma in realtà non è cosi; stiamo parlando di un fungo che viene raccolto sotto terra e che si sviluppa sotto alberi molto grandi come querce o pioppi.

2) Il primo a scoprire questo famoso tubero fu Plinio il Vecchio ma si dice anche che era già molto conosciuto dagli antichi Egizi e soprattutto dal faraone Cheope, il quale fu il primo a ordinare dei piatti, per tutti i delegati, a base di questo prezioso alimento.

3) I più grandi ricercatori dei tartufi non sono i cani, come tutti immaginano, ma sono i maiali addestrati. Ma c'è una sola differenza: mentre i cani sono più delicati, i maiali, una volta che hanno trovato il tartufo lo distruggono con le zampe.

4) Il miglior modo per poter conservare un fungo cosi prezioso è un luogo dove non è presente l'umidità. Infatti, uno dei metodi che hanno ottenuto maggior successo è riporlo all'interno di un barattolo pieno di riso in modo tale da conservarne il suo sapore.

5) Una delle curiosità per quanto riguarda il tartufo in tavola è che a differenza di quello bianco, il tartufo nero ha bisogno della cottura prima di essere consumato. Tra le ricette più realizzate dalla maggior parte degli italiani abbiamo le tagliatelle all'uovo, risotti, ravioli o tortellini mentre per quanto riguarda la carne quella che si addice di più è la carne di manzo o vitello.

6) Il tartufo nero risulta essere uno degli alimenti più costosi. Generalmente, il prezzo medio di un chilo di tartufo va dai 350 euro per riguarda i pezzi più piccoli fino agli 800 euro per quanto riguarda i pezzi più grandi.